IL GIORNO DEL RICORDO, RIFLETTERE SULLE FOIBE
Da vent’anni ad oggi ogni il 10 febbraio l’Italia celebra il Giorno del Ricordo, una giornata dedicata alla memoria dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale. Si tratta di una delle pagine più tragiche della nostra storia e a lungo rimasta nascosta negli archivi. Tra l’ottobre 1943 e il maggio 1947 migliaia di cittadini italiani abitanti delle regioni dell’attuale Friuli Venezia Giulia e di quelle che furono le regioni dell’Istria e della Dalmazia furono catturate, uccise e gettate nelle foibe. Una pagina rimasta fuori dalle pagine di storia per anni per motivi politici e di opportunità politica dovuti al dopoguerra.
E in occasione del 10 febbraio ricorrenza dell’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume, il poliziotto riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” e “Medaglia d’ora al Merito Civile”, la cerimonia presso la questura di Campobasso. Per il maltempo il ricorso è stato fatto all’interno della struttura di Via Tiberio. Palatucci, fu ucciso nel campo di concentramento di Dachau e fu reggente della Questura di Fiume e, internato nel campo di concentramento, morì pochi giorni prima della liberazione, ma non prima di aver tentato di aiutare molti cittadini perseguitati e molti ebrei, riuscendo spesso a evitarne l’arresto e la deportazione.