IL CONSIGLIO REGIONALE BOCCIA MOZIONE PER TAGLIO INDENNITA’

Orma, non fa nemmeno più notizia. In consiglio regionale i consiglieri Michele Iorio e Aida Romagnuolo presentano una mozione con la quale si chiede una riduzione delle indennità del 20% ma la mozione stessa non passa.

Ovvero non trova i voti necessari per passare sempre che, poi, fosse stata data conseguenza al dettato.

Ricordiamo che ogni consigliere regionale ha un’indennità di carica di seimila euro al mese ai quali si aggiunge un rimborso spese, esentasse, di 4mila euro.

Così per i consiglieri che non hanno alcun altro incarico il totale è di 10mila e 500euro lordi.

Poi, c’è l’indennità di funzione di 750 euro per la copertura di ruoli come segretario di consiglio e vice presidente.

Mentre per il presidente del consiglio l’indennità è di 3mila euro in più al pari del presidente della Giunta e degli assessori.

Un taglio del 20 percento delle indennità non avrebbe avuto, dunque, conseguenze drammatiche per quanti occupano i posti in consiglio regionale.

Ma la mozione non è passata e non è un fatto nuovo visto e considerato che la politica molisana a questi esempi ci ha abituati.

Del resto, nessuno si era tolto un euro durante l’emergenza sanitaria quando i consigli si sono tenuti a distanza.

Ma ciascuno ha incamerato anche i rimborsi spese.

E pensare, ancora, che la bocciatura della mozione si è avuta mentre lo stesso consiglio aveva chiesto ufficialmente al governo fondi da destinare alle famiglie per la non autosufficienza, famiglie allo stremo per dover affrontare la difficile vita delle gravi disabilità e delle precarie condizioni economiche.

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