IL 2023 UN ANNO DI CAMBI AI VERTICI ISTITUZIONALI
Il 2023 sembra essere diventato proprio l’anno dei cambiamenti e, soprattutto, della fine di alcune figure apicali politiche e istituzionali. Cambi che vanno a ridefinire gli assetti di enti e apparati con la speranza che si possa avere un quadro diverso da quello che abbiamo visto e seguito in questi anni.
Il primo cambio in corsa è stato quello del sub commissario ad acta della sanità. Dopo le polemiche e le contrapposizioni sorte a seguito del decreto commissariale sulle strutture sanitarie private accreditate il 22 febbraio ha rassegnato le dimissioni da sub commissario, Giacomo Papa. Prontamente sostituito con atto del consiglio dei ministri da Marco Bonamico senza nemmeno il preventivo ascolto del commissario, Donato Toma.
Dal 1 marzo, invece, fuori dalla direzione generale dell’asrem, Oreste Florenzano. Il suo contratto in scadenza il 28 febbraio non è stato rinnovato con provvedimento della Giunta regionale. Il 18 marzo a dimettersi da commissario ad acta della sanità, Donato Toma che ha, poi, congelato le dimissioni. Tra l’altro lo stesso Toma è, ormai, alla fine della legislatura che vedrà le elezioni del rinnovo del consiglio il 25 e 26 giugno.
E c’è un’altra scadenza quella del raggiungimento dei 75 anni di età per monsignor Giancarlo Bregantini che, così, dovrà lasciare la Curia di Campobasso. E la lascia con la Cattedrale di Campobasso che dal 2018 resta ancora chiusa e interdetta ai fedeli ma anche a quanti si portano in città. In un’intervista rilasciataci il 27 aprile del 2022, monsignor Bregantini si era detto fiducioso della riapertura entro settembre dello stesso anno.
Così, però, non è stato mentre per il raggiungimento dell’età monsignor Giancarlo Bregantini andrà a lasciare la Curia a settembre. Un 2023, quindi, che vede già al momento una girandola di cambi ai vertici. Speranzosi in un nuovo quadro.