GUARDIA DI FINANZA, MASSIMO CONTROLLO DEL TERRITORIO
IL COLONELLO ANTONELLO CEFALO: MAI ABBASSARE LA GUARDIA
Da poco più di sei mesi, il colonnello Antonello Cefalo, è al comando provinciale di Campobasso della Guardia di Finanza. Proviene da Napoli, dove ha comandato il Gruppo tutela entrate del Nucleo di Polizia economico-finanziaria nonché ricoperto l’incarico di capo di Stato Maggiore regionale. Ha fatto il suo ingresso in Accademia nel 1993 e nel corso della carriera ha assolto, tra gli altri, diversi incarichi in Lombardia, Lazio e Campania.
Quale realtà ha trovato in questo territorio provinciale?
“Sono da poco più di sei mesi al comando di Campobasso. E’ ancora presto per avere un quadro preciso della realtà anche se devo dire che il Molise è una terra tutta da scoprire che vanta grandi tradizioni e grande cultura. Ed è proprio su questo terreno sia istituzionale che operativo che mi sto muovendo”.
Molti ritengono che la nostra sia un’isola felice.
“Per partito preso e per esperienze pregresse non credo alle isole felici. La guardia va mantenuta sempre alta proprio per non cadere in facili ottimismi. Soprattutto, poi, in un momento come quello che stiamo vivendo. Come Guardia di Finanza, e mi permetta di dire un grazie alle donne e agli uomini del comando, ci stiamo impegnando per essere sempre presenti sul territorio e al fianco dei cittadini e sempre dalla parte onesta della società”.
Lei dice che la guardia va mantenuta alta. Quali i compiti maggiori.
“Ricordo che la guardia di Finanza nasce come Polizia tributaria e dal 2000 trasformata in polizia economica e finanziaria. Soprattutto, ora, che siamo chiamati alla tutela del bilancio nazionale e in rapporto a quello europeo. Ci stiamo sempre più specializzando nella lotta al riciclaggio, alle azioni di polizia erariale in stretta relazione con la Corte dei Conti e alla tutela del mercato. Ma, anche, al contrasto patrimoniale e seguire il denaro e i flussi illeciti per capire cosa accade sui territori. E il nostro, poi, è un grande lavoro in sinergia con la Procura della Repubblica nonché con la Questura e il Comando Carabinieri”.