GRECO: ABBIAMO DESTRUTTURATO IL CENTRODESTRA DI TOMA. FANELLI? FA LA PRIMA DELLA CLASSE
La legge regionale sull’abolizione della surroga, ovvero l’emendamento Toma-Greco, non è mai stato dichiarato incostituzionale così come sono state dette falsità in merito al risarcimento degli emolumenti spettanti ai consiglieri subentranti, ovvero Tedeschi e Di Sandro, perché essi dovranno essere rideterminati da un giudice ordinario. Dunque, non ci sarà alcun costo in più per i molisani”. Il capogruppo del M5S, Andrea Greco, insieme con i colleghi Angelo Primiani, Valerio Fontana e Fabio De Chirico, in una conferenza stampa sui risvolti politici ed economici della recente ordinanza della Corte di Cassazione con cui “si accerta il diritto (dei ricorrenti) – si legge nel dispositivo – a ricoprire la carica di consigliere regionale del Molise, a far data dall’accettazione della carica di assessore (da parte di Vincenzo Niro e Quintino Pallante) e fino alla cessazione della stessa”. Dunque, “è il centrodestra che ha usato in modo distorto questa legge – aggiunge Primiani – ed è per questo che noi rivendichiamo con orgoglio questo successo, ovvero che abbiamo difeso l’equilibrio democratico e la volontà degli elettori”. La stoccata finale, Andrea Greco la indirizza alla collega di opposizione e capogruppo del Pd, Micaela Fanelli: “Questo atteggiamento di rivendicare sempre ‘noi avevamo detto…’ non collima con l’alleanza politica sulla quale si sta lavorando. Se lei ha altre intenzioni, le palesi subito”.