GEMELLI MOLISE, RADIOTERAPIA ONCOLOGICA A RISCHIO
Si fa sempre più critica la situazione al gemelli Molise in merito alla questione della radioterapia oncologica a seguito dei decreti firmati dal commissario ad acta della sanità, donato Toma, che ha imposto il medico prescrittore prima di procedere a stabilire i passaggi per l’effettuazione delle prestazioni di radioterapia. E’ stato lo stesso amministratore delegato della struttura sanitaria del Gemelli, Stefano Petracca, a scrivere direttamente al ministro della salute, Orazio Schillaci, per ribadire ancora una volta come i provvedimenti messi in campo dalla struttura commissariale del Molise siano a detrimento delle prestazioni da doversi effettuare attraverso i più moderni apparecchi tecnologici in materia di radioterapia oncologica. Per questo, ha chiesto un confronto a campo largo con le parti a Roma proprio per dare un peso a quanto posto in essere e non mettere in difficoltà la struttura. A tal proposito, la lettera è stata accompagnata da una relazione scientifica del professore Francesco Deodato, primario dell’unità operativa di radioterapia del Gemelli Molise, che illustra nel dettaglio quanto lavoro di professionalità e di tecnica c’è per ogni prestazione erogata. Tanto che lo stesso professionista manifesta perplessità sui decreti del commissario Toma che prevedono, invece, l’utilizzo di una sola schermatura personalizzata (come 30 anni fa), e di un solo sistema di immobilizzazione per la pianificazione del trattamento e così compromettendo seriamente la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti radioterapici per il paziente oncologico””. Nei giorni scorsi abbiamo raccolto questa difficoltà nel potere continuare ad erogare un servizio così delicato ed importante con la stessa qualità ed efficienza delle prestazioni. E il rischio è che per davvero qui si va ad incrinare una struttura sanitaria di eccellenza come il Gemelli Molise e la stessa permanenza in servizio del relativo personale.