GEMELLI MOLISE, POLEMICHE A DISTANZA

Ha generato non poche polemiche la lettera che il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, ha inviato ai vertici romani del Gemelli in merito alla vendita delle quote del Gemelli Molise. L’immobile della Gemelli Molise SpA è stato costruito con i fondi della legge 64/86 relativa a interventi straordinari per lo sviluppo del mezzogiorno e completato con l’articolo 24 della legge Finanziaria di qualche anno dopo. Utilizzando fondi pubblici, al 100%, vi era da rispettare un vincolo di legge sia per la destinazione d’uso dell’immobile stesso , per 10 anni sia per le attrezzature , per 5 anni . Scaduto il periodo, sono trascorsi 25 anni, tecnicamente e giuridicamente, l’azienda è libera di fare ciò che vuole tanto la Gemelli Molise SpA ha deciso di vendere l’80% delle azioni senza né modificare la destinazione d’uso dell’immobile né la ragione sociale della società. Del resto, del bando di gara il presidente Toma ne sarebbe dovuto venire a conoscere per via della presenza nel Consiglio di amministrazione della Gemelli Molise del consigliere da lui stesso nominato, Nicola Lucarelli. In ogni caso, però, da commercialista sa che si tratta di una questione di ordine civilistico e non necessita di alcuna decisione della regione molise. Tra l’altro, in vendita sono le quote azionarie di gemelli molise, senza immobile, che peraltro resta dell’ universita’ cattolica. Inoltre, chi acquisterà manterrà la destinazione specifica a struttura sanitaria avendola inserita nel quadro economico e programmatico a corredo dell’offerta di acquisto. Cosa diversa, invece, è chiedere garanzie per le clausole di salvaguardia per il personale. Da qui, il vespaio di polemiche sollevate anche sulla questione dell’accreditamento.