FONDI EUROPEI, IN TRIBUNALE IL CASO DELLA SOCIETA’ DI DI LUCENTE
Si è tenuta oggi, dinanzi i giudici del tribunale di Isernia, l’udienza che vede imputato il consigliere di maggioranza Andrea Di Lucente che avrebbe dichiarato il falso per ricevere un finanziamento di 150mila euro dall’ente regione senza averne i requisiti. Era oggi l’ultimo giorno perché la Regione potesse costituirsi in giudizio nel processo come parte civile che vede imputato il consigliere regionale dei Popolari dell’Italia, Andrea Di Lucente, per malversazione ai danni dello Stato. L’accusa è per un finanziamento europeo di oltre 150mila euro, a valere sui fondi POR-FESR 2007-2013 a favore della società Gam Consulting di cui è proprietario al 95% e di cui, all’epoca dei fatti contestati, era amministratore unico. Per ottenere tali finanziamenti, uno dei requisiti principali delle aziende deve essere quello di avere sede legale sul territorio dell’ente che concede i fondi. Quindi l’azienda di Di Lucente avrebbe dovuto avere sede in Molise. Dalle indagini della Guardia di Finanza si evince che la sede dichiarata in Molise dal consigliere regionale a Isernia, era inattiva. Da qui l’apertura della vicenda giudiziaria, iniziata a cavallo dell’elezione in Consiglio regionale dell’ex sindaco di Vastogirardi secondo eletto nelle fila dei Popolari per l’Italia. La Giunta regionale , però, non ha ritenuto costituirsi parte civile. La prossima udienza è stata fissata per il 9 giugno 2021 quando saranno ascoltati i testimoni dell’accusa.