Ferrovie, il Molise di nuovo escluso dagli interventi, una terra di mezzo isolata dalla grandi comunicazioni
La dotazione di infrastrutture incide sulla capacità di crescere di un’economia e sul livello di benessere della collettività. La competitività delle imprese è strettamente legata alla disponibilità di una rete adeguata di trasporti e di telecomunicazioni. Lo si legge ovunque ma, poi, quando si tratta di applicare con progetti e finanziamenti questa sacrosanta tesi, ci si avvede che non è poi completamente così. Almeno per quanto riguarda il Molise. Questa è la fotografia degli interventi ferroviari previsti dal governo su indicazione di Ferrovie italiane. Il Molise, ancora una volta, è fuori dalla possibilità reale di vedere un collegamento tra Termoli e Venafro, ovvero l’attraversamento trasversale della regione. Tanto che l’area territoriale molisana, a vedere dalla cartina, sembra essere diventata una sorta di area recintata. Il quadrilatero dell’isolamento, per l’appunto, visto che sull’Adriatico è chiusa da Pescara e Foggia. E sull’altro versante da Roma e Napoli che passano per Benevento. Una sorta di area di mezzo, il Molise, per la quale non è stata contemplata nessuna azione né, tantomeno, un finanziamento per un progetto ferroviario degno di questo nome e delle esigenze moderne. Eppure il modello applicato dovrebbe ridurre il divario tra il Sud e il Nord. Ma il Molise non sembra essere nemmeno più Sud. Per l’appunto, una terra di mezzo da destinare a pascolo intensivo.