FANELLI: APPROVATE TRE MOZIONI SULLA SANITA’. SPERIAMO CHE TOMA LE APPLICHI

Approvate in Consiglio altre 3 mozioni presentate da Micaela Fanelli sull’emergenza Covid. “Subito più bombole d’ossigeno e vaccinazione per i farmacisti, gli odontoiatri, i docenti residenti che lavorano fuori regione, gli autisti di scuolabus, gli addetti alle mense e dose a domicilio per gli anziani e le persone fragili. Con la speranza che sia dato seguito alle decisioni assunte dall’Aula”

Vaccinare subito gli odontoiatri, i loro dipendenti, i farmacisti e gli informatori farmaceutici, senza dimenticare il personale docente residente in Molise ma in servizio presso altre regioni, gli autisti degli scuolabus e coloro che lavorano nelle mense scolastiche e le categorie a rischio. E per farlo, unirci tutti nella richiesta di maggiori dosi per il Molise, come previsto dagli indirizzi che prevedono di destinare più scorte alle aree più critiche.

E ancora, maggiore disponibilità di bombole di ossigeno e vaccinazione presso il maggior numero di Comuni e a domicilio per gli anziani, con un coinvolgimento attivo dei sindaci e degli amministratori. Perché sia il vaccino ad arrivare capillarmente e presto. “Perché con il sistema sanitario al collasso è l’unico modo di fronteggiare la pandemia”, spiega Fanelli, prima firmataria delle tre mozioni discusse e approvate oggi in Consiglio regionale.

Continua così l’azione propositiva del Gruppo del Partito Democratico, per superare diverse difficoltà legate all’emergenza Covid, che però è legata fortemente alla volontà e alla capacità di trasformare gli atti in fatti. Questo l’appello venuto da tutti in Aula: le decisioni assunte in Consiglio devono avere il seguito istituzionale che lo Statuto della Regione assegna alla massima Assise.

“Ringrazio tutti i colleghi che hanno votato le nostre proposte – ha affermato Micaela Fanelli – che si aggiungono alle tre deliberate la scorsa settimana, tutte incanalate verso la risoluzione di particolari ed urgenti problematiche, nella speranza che chi di dovere le attui, per non svilire il ruolo del Consiglio. Ad iniziare da quella che sollecita la vaccinazione per tutti i farmacisti, gli odontoiatri e il personale di studio, per i quali avevamo avuto ampie rassicurazioni, ma senza che a queste siano seguite le conseguenti azioni. Per alcune categorie, la vaccinazione è partita, ma va completata. E servirebbe un po’ di chiarezza nelle informazioni. Parliamo, infatti, persone indispensabili in questa delicata fase, per assicurare il diritto alla salute e alla cura di tutti, soprattutto nei centri più piccoli, dove spesso insiste una sola farmacia o studio dentistico. Insieme a loro, è prioritario vaccinare anche i docenti e personale scolastico residente in Molise, ma in servizio presso altre regioni, per superare una falla del sistema, che lascia queste persone nel mezzo di un pericoloso limbo, impossibilitate a prestare servizio se non saranno vaccinate nella loro regione. Che succede oggi? Che siano inseriti nella schermata informatica solo i nominativi del personale della scuola che lavora in Molise e così in dei nostri docenti e operatori che lavorano fuori non sapevano cosa fare. Oggi abbiamo impegnato attivamente l’amministrazione, ma da subito rassicuriamo queste persone che telefonando possono accedere alla prenotazione. Speriamo sia così. Così come assicurato in Aula. Ma non è normale che non esista nessuna comunicazione istituzionale al riguardo”. Chiosa Fanelli.

“Così come è indispensabile sottoporre a vaccino anche gli autisti degli scuolabus e coloro che lavorano nelle mense scolastiche. E ringrazio tutti i sindaci che mi hanno contattato, offrendo tutto il loro sostegno per far si che i più anziani e i più fragili siano vaccinati a domicilio, così come chiesto dalla nostra mozione, anche questa votata oggi in Consiglio”.

“Infine, torno sul tema delle bombole di ossigeno. Non mi fermo sui dettagli che mi hanno spiegato all’associazione dei farmacisti, ma il punto è garantire non meno di 200 bombole aggiuntive da 3000 lt, soprattutto in basso Molise. Oggi se diciamo a un malato covid di curarsi a casa, non possiamo mettere a repentaglio la vita non fornendo la fondamentale e prima garanzia: l’ossigeno. Non sappiamo se sia vero o meno dell’insufficienza del sistema di ossigenazione al Cardarelli che nei mesi scorsi potrebbe aver compromesso l’assistenza nei reparti covid, ma sappiamo che sono errori gravissimi e che qualcuno appurerà. Oggi però sappiamo che mancano le bombole in alcune farmacie e in alcuni territori, per grido di allarme degli stessi operatori. Fronteggiamo subito e risolviamo: lo chiediamo all’Asrem attraverso Toma. Si faccia!”, ha concluso il Capogruppo Pd.