ENEL CAMBIA PROGETTO PER CASTEL SAN VINCENZO. MA IL NO E’ SEMPRE DECISO
Dopo aver sospeso il progetto per la realizzazione della centrale idroelettrica Pizzone II, che utilizzerebbe le acque prelevate dal lago di Castel san Vincenzo, in seguito alle numerose osservazioni prevenute al Ministero competente dalle Amministrazioni e Associazioni del territorio e dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise le associazioni e i comitati ribadiscono la loro netta contrarietà a qualsiasi progetto. Nel frattempo, l’Enel è tornata a chiedere udienza alle Amministrazioni locali, per illustrare le modifiche alla realizzazione dell’opera e tentare di trattare la fattibilità della stessa. Ma associazioni e comitati ribadiscono il “NO” alla proposta, sotto qualsiasi forma presentata, in nome dei principi costituzionali e delle leggi sulla protezione del territorio, della flora, della fauna e dello sviluppo sostenibile di tutta l’area interessata dal progetto. Ma è altrettanto vero che la Regione Molise è ancora priva di un nuovo piano territoriale paesistico e ambientale. L’ultimo risale al 1989. Ed è stata la stessa Corte Costituzionale, in questi anni, a intervenire sul lassismo molisano che, con una sentenza di illegittimità costituzionale su diverse leggi regionali che normano i tratturi, i trabucchi, il piano casa, il recupero dei sottotetti, locali interrati e seminterrati e dei porticati, a denunciare non solo la mancata approvazione di un Piano paesaggistico ma anche un generale abbassamento del livello di tutela. Da qui il timore che il progetto dell’Enel possa andare a stravolgere l’intera area del lago di castel San Vincenzo ai margini del Parco nazionale d’Abruzzo-Lazio e Molise.