Editoria, i ritardi e le incogruenze della Regione Molise
Torniamo sulla questione dell’editoria e lo facciamo proprio nel giorno della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. E sono proprio coloro i quali operano nel campo dell’editoria a sperare un barlume di lucidità da parte della Regione. Abbiamo pubblicato ieri quanto accaduto nel corso dei cinque anni che hanno rappresentato il travagliato muoversi della legge regionale in vigore e che riguarda il settore. Abbiamo sottolineato la necessità della rivisitazione del disposto normativo e dell’incongruenza del Consiglio regionale che, prima si è fatta bocciare dal governo la legge per l’interpretazione autentica di una norma che impediva alle imprese editrici che avevano beneficiato di contributi nazionali di potere beneficiare anche di quelli regionali; poi, di riproporre la stessa, sotto mentite spoglie, ma non cambiando di molto la proposta diventata legge. Tanto che per il gruppo Telemolise è stato possibile rientrare nelle graduatorie regionali. E oggi la Regione andrà a recuperare le somme già versate alle imprese che hanno già ottenuto i fondi? Oppure, il presidente Toma manterrà quanto detto di stanziare 400mila euro per le annualità pregresse per coprire quanto prodotto dalla legge approvata? E, poi, perché continuano invece a restare aperti i contenziosi delle annualità pregresse senza che si sia giunti a una loro chiusura? Assurdità, controversi atteggiamenti, silenzi che non fanno il bene del settore dell’editoria molisana. Assurde situazioni e uniche in Italia