ECONOMIA , OMBRE E LUCI SUI DATI
Report di Sisprint sul mondo economico e produttivo molisano. Il quadro che ne emerge è un quadro a tinte piuttosto fosche, in gran parte dovuto alle ridotte dimensioni regionali e al depauperamento del tessuto sociale dovuto ai forti movimenti migratori della popolazione residente.
Per quanto riguarda il tessuto produttivo, siamo in effetti la regione con il più alto tasso di imprenditorialità: quasi 12 imprese ogni cento abitanti, eppure su tale dato incide il calo demografico della popolazione molisana.
La crescita delle società di capitali è marcata, attestandosi quasi al 35%, e ci consente di ridurre in maniera importante la forbice rispetto alla situazione nazionale. Dato positivo da monitorare e incentivare, in quanto la presenza di società di capitali testimonia una certa maturità e consolidamento del sistema produttivo e tale tipologia di imprese è considerata quella in grado di produrre maggior ricchezza.
Situazione relativamente rosea anche per la nascita di Start up innovative presenti in Regione: con un numero di 41 imprese, ci collochiamo su valori molto vicini alla media nazionale e superiori a quella del mezzogiorno in rapporto alla popolazione residente.
Gli aspetti più critici sono relativi al grado di internazionalizzazione e al turismo, evidenziando in definitiva che quella molisana è un’economia chiusa.
I flussi commerciali sono prevalentemente orientati al mercato interno e di prossimità, mentre quelli con l’estero (import ed export), rapportati alla ricchezza prodotta in regione, nel 2017, si attestano al 17,4% (Italia 55,2%; Sud e Isole 27,8%), in crescita rispetto al 13,5% del 2012.
Il turismo evidenzia una marcata flessione delle presenze nel periodo tra il 2012 e il 2016 (-14,8%), mentre il dato nazionale e quello della ripartizione territoriale hanno mostrato una crescita. Una spia della modesta attrattività regionale, testimoniata da un indice di utilizzazione dei posti letto pari a meno della metà della media nazionale.