DIFFERENZIATA A CAMPOBASSO, QUESTIONE ETERNA

Ci sono questioni che sembrano essere destinate a diventare ‘eterne’ nel senso che, pur parlandone, non arrivano mai a soluzione, e spesso non si capisce il motivo, anche perché chi dovrebbe spiegarlo poi non lo fa. Tra i temi che a Campobasso rischiano di diventare eterne incompiute sicuramente si può annoverare la raccolta differenziata dei rifiuti. Il servizio è andato avanti per gradi, lentamente negli anni, con difficoltà sempre evidenti a carico di più di un’amministrazione civica, a prescindere dal colore politico; procede a passo di lumaca e sono ancora ‘scoperte’ zone anche popolose della città. E questo dopo che la precedente amministrazione ha speso oltre 5 milioni di euro ottenuti dalla Regione, per avviare il servizio che avrebbe dovuto consentire alla città capoluogo di recuperare il tempo e il terreno perso in fatto di raccolta rifiuti. Ora, a riaprire la polemica sono stati i residenti di Vazzieri che hanno richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale, sulle isole ecologiche interrate per le quali l’allora Comunità montana investì oltre un milione e 400mila euro ma mai entrate in funzione. Tanto che restano a fare solo bella mostra di sé. Eppure, rispetto alle rastrelliere che inondano la città al pari degli innumerevoli contenitori e cestelli, quel sistema rappresenta un punto di qualità e di pulizia. Ma come spesso accade a Campobasso ci sono questioni inspiegabilmente irrisolte e quella della raccolta differenziata dei rifiuti ne è una delle principali.