DALLA GRIM 8 MILIONI DI EURO A MOLISE ACQUE

Resta aperta la partita di Molise acque dopo le dimissioni formalizzate dal presidente, Stefano Sabatini. Toccherà, ora, alla regione procedere con molta probabilità alla nomina di un commissario. Un’uscita di scena, quella di Sabatini, motivata per problemi familiari. A preoccupare, però, è la situazione complessiva dell’azienda Molise acque per il disavanzo accumulato negli anni passati che ha fatto chiudere il bilancio del 2023 con un rosso di circa 58 milioni di euro con un aumento per l’anno di un milione e 200mila euro. A pesare, anche, la mancata sottoscrizione dell’accordo con il pregresso vantato con la Grim che aveva manifestato già l’intenzione di pagare la somma di 8 milioni di euro ma l’accordo non è stato concluso. Tra l’altro, sul disavanzo complessivo di Molise acque, il debito equivale al 20 percento del totale. La restante parte è ancora tutta da recuperare qualora ci fossero le condizioni per farlo. Oggi è stato lo stesso presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti, a ribadire come i soldi in cassa, 8 milioni di euro, la Grim ce li ha per cui non ci sono problemi di liquidità immediata.

Per intanto, come si diceva, restano i problemi legati alle gestioni passate, ai mancati introiti rispetto alle fatturazioni dei comuni e ai minori gettiti dovuti all’acqua garantita ad altre regioni in particolare a Campania e Puglia. Situazioni che attendono di essere definite per cercare di garantire a Molise acque di potere tornare ad operare con minori affanni.