CUP PASS, ANCORA RITARDI PER LA PARTENZA DEL SERVIZIO
Possibile aggiudicare una gara e il servizio non parte? Sì, se la questione interessa l’Asrem. Ci riferiamo al servizio di Cup Pass, ovvero il nuovo Centro unico di prenotazione regionale, per intenderci quello che con un acronimo viene definito Cup dove ci rechiamo solitamente per prenotare visite ed esami medici da svolgere in ospedale. La gara è stata assegnata con delibera numero 1022 del 9 dicembre scorso dal direttore dell’Asrem Oreste Florenzano al Cns il Consorzio Nazionale Servizi con sede a Bologna per la realizzazione di un sistema regionale di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie (CUP unico Regione Molise), inclusi i servizi di call center, front office e back office per la durata di quattro anni. Tutto alla cifra di 7,5 milioni di euro. Messa da parte inopinatamente la Molise Dati, altrettanto inopinatamente Il contratto, stipulato con l’Asrem lo scorso 1 aprile prevedeva anche la possibilità di subappaltare il 40 percento dei servizi che puntualmente lo scorso 19 maggio la stessa Asrem, con delibera 529, autorizza l’affidamento dei servizi informatici con un contratto di sub appalto dal valore di 850mila euro alla società Engineering Ingegneria Informatica Spa con sede a Roma, chiamata ad occuparsi tra le varie di cose di soluzioni software (portale e app al servizio dei cittadini). Data di inizio il 1 giugno 2021. Ma la Engineering dichiara di non essere pronta a partire il 1 giugno e chiede una proroga di 52 giorni perché non riesce a prelevare l’enorme mole di informazioni sanitarie dal Data Center di Molise Dati. Ad oggi, però, il servizio così come da gara di appalto e contratto firmato ancora non parte nonostante che i tempi di realizzazione avevano un peso significativo nel punteggio finale per assicurarsi l’appalto stesso. Mesi e mesi di ritardo che hanno fatto venire meno la regolarità dell’intera gara.
Perché il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano ancora non provvede? E la regione Molise, con il consigliere delegato alla digitalizzazione, Andrea Di Lucente, perché resta in silenzio? Intanto, i problemi si scaricano sui cittadini