CULTURA, LIMITATI I FONDI AL MOLISE. TROPPA INCURIA
I fondi destinati dal Ministero dei beni culturali alle regioni con l’obiettivo che è non solo quello di preservare il patrimonio esistente, ma anche promuovere luoghi di interesse di grande valore culturale, ha generato anche qualche polemica a livello regionale. Il Molise, ricordiamo ha avuto poco più di un milione e in tre anni. Una cifra che servirà a migliorare la sede dell’archivio di stato di Isernia e a valorizzare il Parco archeologico di Altilia. Questo approccio non solo tutela la storia, ma è finalizzato anche a contribuire allo sviluppo economico, turistico e sociale delle aree interessate. Ora, però, si pone un quesito. Erano solo questi due gli interventi che avrebbero dovuto trovare capienza nella spesa più in generale attraverso i fondi della Cultura? Crediamo di no alla luce anche di altre situazioni che necessiterebbero di interventi specifici. E qui, però, c’è da aggiungere che per tanti, troppi anni il settore della cultura in Molise è rimasto ai margini, abbandonato e, oggi, la cifra che il Ministero ha stanziato, non a caso, interessa l’archivio di stato di Isernia, che negli ultimi anni ha ritrovato un fervore culturale di attività e il Parco nazionale di Altilia che, al pari, sta conoscendo un rinnovato e crescente interesse a livello nazionale. Poi, il deserto. E, così, non a caso le risorse destinate al Molise sono state percentualmente inferiori rispetto ad altri territori e regioni. Ma se dalle parti nostre la soprintendenza zoppica, manca un indirizzo regionale per il settore Cultura che non è solo quella delle manifestazioni ma dei beni da conservare e tutelare i risultati finali non possono che essere quelli che emergono dalla tabella di riparto dei fondi alle regioni.