CULTI RELIGIOSI DELLA PASQUA A CAMPOBASSO E ISERNIA
Anche Isernia ha il suo rito devozionale nel venerdì che precede la domenica delle Palme; si tratta della processione in onore della Madonna dei 7 dolori, un momento di raccoglimento spirituale che la comunità vive con grande partecipazione, un culto che si rinnova nel solco delle celebrazioni pasquali. Protagonista Maria, simbolo di infinito amore e altrettanta sofferenza, una sofferenza celebrata attraverso le sacre scritture e che va oltre la sola esperienza di madre di Cristo, per abbracciare e far proprio il dolore dei figli di tutta la terra.
“A te una spada trafiggerà l’anima”, disse Simeone nella sua rivelazione alla Madonna, un presagio di morte accolto con fede dalla donna madre dell’umanità.
E poi la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù nel Tempio e l’incontro con lui sulla via del Calvario: “Gesù vide sua Madre lì presente”, scrive Giovanni nel libro sacro. La crocifissione e la morte di Gesù, la sua deposizione tra le braccia di Maria, la sepoltura di un figlio e il dolore nella solitudine.
Questo il racconto di una donna amata, celebrata e adorata da quanti, oggi, in lei riconoscono i segni di un’autentica fede, di un amore eterno che sia d’ispirazione al vivere quotidiano. Isernia celebra con la processione la devozione e il culto a questa straordinaria figura, un atto di fede che nella sua semplicità terrena guarda con umiltà alla grandezza di colei che generò la vita del nostro salvatore, senza chiedere e senza pretendere risposte.
La comunità isernina la ricorda ad una settimana da quello che, per ogni cattolico, rappresenta innegabilmente il momento più alto della spiritualità cristiana. La Pasqua, la resurrezione dell’uomo, la rinascita della vita oltre la carne e l’effimero.