CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA LEGGE REGIONE MOLISE SUI PRECARI COVID

La corte costituzionale ha bocciato l’articolo 1 della legge della Regione Molise in merito alla stabilizzazione del personale precario covid assunto dall’Asrem a partita Iva. Per i giudici costituzionali la Regione Molise non avrebbe potuto procedere alla stabilizzazione di infermieri e personale socio sanitario perchè la legge nazionale ne prevedeva la possibilità assunzionale ma solo per i contratti a tempo determinato. L’Azienda sanitaria del Molise, invece, aveva ritenuto di procedere con contratti a partita Iva del tutto atipici e che, ora, impediscono di fatto la stabilizzazione di quel personale precario che ha operato all’interno delel strutture ospedaliere molisane nel periodo dell’emergenza covid. In conseguenza di quella scelta, il personale inizialmente assunto in Molise in ragione dell’emergenza sanitaria da COVID non avrebbe potuto maturare il requisito dei diciotto mesi di anzianità entro il 30 giugno 2022, così come richiesto dalla legge nazionale per la stabilizzazione ma solo entro il 31 dicembre dello stesso anno. Un altro brutto colpo per la Regione Molise che si vede bocciata l’ennesima legge dalla Corte costituzionale segno che qualcosa non ha funzionato all’interno della macchina politica e dello stesso apparato burocratico regionale. Sta di fatto che a restare senza lavoro sono così gli operatori socio sanitari e gli infermieri che hanno operato con partita iva nel periodo dell’emergenza covid. Più volte hanno manifestato sia dinanzi al consiglio regionale così come alla Giunta e alla stessa Asrem ma senza alcun risultato. Poi, il consiglio regionale approvò la legge per la loro stabilizzazione con una sorta di colpo di mano che, oggi, è stata bocciata per illegittimità dalla Corte Costituzionale. La STABILIZZAZIONE AVREBBE POTUTO E DOVUTO INTERESSARE IL SOLO PERSONALE SOCIO-SANITARIO CHE ORA RESTA NEL LIMBO DELLA DISOCCUPAZIONE dopo avere lavorato nel periodo dell’emergenza sanitaria.