Consiglio regionale: dopo le ferie restano i problemi
Un vero e proprio quaderno di doglianze quello che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo consiglio regionale dopo la sosta per le ferie agostane. Del resto, i problemi sono rimasti alla porta e attendono delle decisioni e, soprattutto, una visione strategica di largo respiro fermo restando la soluzione delle criticità quotidiane. Per intanto, però, i problemi, sono tutti là ad aspettare decisioni e soluzioni : Gam, Ittierre, Zuccherificio, emergenza edilizia, cassa integrazione che scade, lavori di pubblica utilità da realizzare, ospedali da riqualificare con personale da stabilizzare e nuove immissioni, scuola che a breve riparte gonfia di precari ricerca ed università come volano di crescita anche in chiave locale, centri per l’impiego e formazione professionale che aspettano investimenti, precari del sistema regionale da stabilizzare, sviluppo industriale da accompagnare, tutela delle persone più deboli , terziario, servizi e turismo da ripensare globalmente. Senza tralasciare l’emorragia di persone dovuta ad uno spopolamento che non ha più freni. Tutti argomenti che il consiglio regionale dovrà fare propri e cercare di dare risposte. Al di là di questioni riguardanti posizioni di forza all’interno di una maggioranza o contrapposizioni politiche resta il fatto che la gente attende risposte concrete da un consiglio regionale che troppo spesso è rimasto impaludato nella sua stessa autoreferenzialità. Ora, però, non ci sono più scusanti. I consiglieri sono chiamati a dare risposte