CONSIGLIO REGIONALE ANCORA CON SOLE MOZIONI

Torna in seduta il consiglio regionale martedì 25 marzo, dalle ore 10. Ennesima seduta dedicata interamente all’esame di interrogazioni e interpellanze, alle quali fornirà risposta la Giunta regionale. Un’attività politica e legislativa che continua ad essere assente con i gruppi consiliari che non riescono a procedere attraverso proposte di legge ma ci si limita a inconsistenti mozioni e interpellanze che non producono alcun effetto pratico. Come sotto tiro continua a restare la stessa presidenza Pallante che non è riuscita a dare una linea di indirizzo all’attività consiliare. E, così, il consiglio regionale è stato ridotto ad una sorta di consiglio comunale con mozioni e interpellanze non legate al processo legislativo ma con il solo fine di promuovere una discussione e un voto dell’assemblea su un determinato argomento. Ovvero di atti i cosiddetti “di indirizzo politico. E così, per smentirsi, nell’agenda dei lavori delal seduta di martedì, alcune interpellanze del Pd sulla parità di genere, la messa in sicurezza delle fermate sulla Bifernina a garanzia del servizio di trasporto in pullman, il mancato pagamento da parte dell’Asrem dei crediti per i servizi sanitari e socio-sanitari, la Gigafactory e l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, il volontariato e il terzo settore, la richiesta della Puglia delle acque del Liscione. Su richiesta dei consiglieri del M5s si parlerà invece del nuovo Piano di rigenerazione urbana Molise, dello stato di attuazione del Pnrr, della nuova sede della Regione all’ex Roxy e della riattivazione del reparto di Psichiatria dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Discussioni fittizie senza alcun costrutto in termini di proposta deliberativa.