CGIL, CISL E UIL: IL PRESIDENTE TOMA CONTINUA A ESASPERARE I RAPPORTI SINDACALI

“Il Governatore del Molise Donato Toma, continua nella sua strana gestione di relazioni e rapporti sindacali e partenariali che ha già prodotto strappi e esasperazioni e che questa volta ha veramente superato ogni limite”. Lo scrivono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Molise. “Il Dott. Donato Toma, oltre a ricoprire il ruolo di Governatore e pluriCommissario con vari altri titoli e incarichi, ogni tanto si ricorda di essere anche professore e sciorina tutto il suo sapere pretendendo di insegnare in classi di alunni disciplinati pronti a plaudire alle sue mirabili lezioni di onniscienza. Ma l’esperienza insegna che in tutte le classi ci sono menti libere che difficilmente si lasciano plagiare da insegnamenti poco affascinanti. Il dott. Donato Toma, incontrando in Molise rappresentanti sindacali paragonati a discepoli turbolenti e non allineati, ha ben pensato di inviare una missiva ai segretari nazionali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri confondendo i segretari molisani di CGIL, CISL e UIL, sindacati maggiormente rappresentativi nel territorio, con degli alunni indisciplinati per la cui condotta si rende necessario scrivere ai genitori. In condizioni normali, comunicare con i nostri Segretari Generali potrebbe essere considerato anche atto meritorio posto da parte di un Governatore se nell’espletare la propria azione politica utilizza la partecipazione vera e la condivisione, per trovare insieme soluzioni: significherebbe riconoscere al sindacato confederale il ruolo giusto di rappresentanza e creare quella sinergia per il territorio molisano mettendo in campo anche le diverse strutture nazionali. Ma ora più che mai è utile ricordare al Presidente Donato Toma che fin dall’inizio del suo mandato, Cgil Cisl e Uil in Molise hanno contestato il suo METODO di concepire le relazioni sindacali e che dopo aver ricevuto diverse scorrettezze anche istituzionali derivanti dalla mancanza di risposte legittime, si era avviato un percorso che presupponeva una parvenza di chiarimento che doveva produrre anche un protocollo per le relazioni stesse. Purtroppo a distanza di quasi un anno e mezzo si è sprofondati in un nulla di fatto e non c’è più traccia né del percorso né tantomeno del protocollo. Perfino le richieste nel duro periodo della pandemia sono state snobbate e disattese, perché il Presidente era troppo impegnato e a suo dire non aveva tempo per noi anche quando, come nostro stile, le richieste di incontro significavano assunzione condivisa di responsabilità in un periodo oltremodo critico. Non è bastato la dimostrazione che quando Cgil Cisl e Uil si impegnano significa che ciò avviene a tutti i livelli dell’organizzazione. Nel corso del mandato del Governatore dott. Donato Toma abbiamo constatato che l’atteggiamento di chiusura non era rivolto solo verso Cgil Cisl e Uil, ed è per questa ragione che abbiamo intrapreso, insieme a una larga fetta del Partenariato Sociale, una forma di lotta pacifica disertando le riunioni nei Comitati di Programmazione Fondi europei e in quelli di Sorveglianza, senza sottrarci al nostro ruolo di rappresentanza degli interessi del territorio, producendo documenti pieni di contenuti e di proposte che non sono mai state prese in considerazione. Abbiamo motivato a suo tempo le nostre decisioni con una missiva unitaria, seguita da un documento unitario che, probabilmente, giace sulla scrivania del Governatore, inoltre abbiamo spiegato allora che il nostro ruolo, non è quello di semplici ratificatori di scelte non partecipate e nemmeno condivise: il nostro ruolo di protagonismo, di rappresentanza e di portatori di interessi diffusi, è esattamente ciò che il Presidente stesso dimostra di conoscere nella sua missiva rivolta ai nostri segretari nazionali, ma che in effetti non pratica sul territorio regionale. Già a suo tempo ci aspettavamo che la reazione normale di chi rappresenta la nostra regione, fosse stata quella di provare a ricucire i rapporti con quelle organizzazioni sindacali che, messe insieme, rappresentano piaccia o non piaccia, un terzo della popolazione molisana. Il Presidente Donato Toma, è evidente, non si rende conto che di aver prodotto l’ennesimo sgarbo istituzionale caratterizzato proprio dalla mancanza di processi ampi di contrattazione, coinvolgimento e consultazione collettiva dei soggetti territoriali RAPPRESENTATIVI portatori di interesse. Appare evidente la fatica a comprendere che dialogo e concertazione sociale proposti in maniera VERA e non come semplici prassi con pretesa di mera condivisione, sono quelle leve che possono determinare l’ammodernamento della stessa politica, del mercato del lavoro e della proposta territoriale che è poi destinata a determinare la programmazione. Proprio quello che l’Europa in definitiva chiede. Il Presidente Toma invece, con la giustifica dei mille impegni, non ha mai voluto costituire una cabina di Regia con i soggetti della rappresentanza considerando evidentemente prioritarie altre presenze in campagne elettorali, sagre, feste e fiere varie che hanno accompagnato il suo anomalo percorso istituzionale. Ed è così che nella nostra Regione vengono stravolte le relazioni sindacali e partenariali, e nella stessa Regione provare a fare una richiesta di normale convocazione sindacale sembra chiedere l’elemosina, non convocare ordinariamente la commissione tripartita in un periodo così delicato è una prassi. Ed è così che il massimo rappresentante istituzionale molisano anziché provare a fare sintesi e unire e porre in essere azioni condivise nell’interesse dei molisani, in ogni situazione cerca sempre di alzare il livello del conflitto. CGIL, CISL e UIL del Molise, insieme ad altri partner, continueranno nella loro fase di studio, analisi e proposta di soluzioni nell’interesse di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e di tutti i cittadini molisani e certamente daranno il proprio contributo anche sulla partita dei fondi strutturali. Infine al Presidente Toma ricordiamo che CGIL CISL UIL hanno sempre auspicato normali relazioni sindacali e quando convocati – sia su propria richiesta che su quelle della Regione – hanno sempre partecipato e portato il loro contributo per temi cruciali dei lavoratori e del territorio, ed è per questo motivo che parteciperemo alla riunione prevista per il 22 novembre p.v. incentrata sulle tematiche dei Trasporti e delle Infrastrutture.