CENTRODESTRA CONTRO GRAVINA SUI DEPURATORI A CAMPOBASSO

“Chiarisca il consigliere Gravina quali sono le interpellanze sulle risorse idriche non discusse, che furbescamente non menziona”. E’ il dito puntato dal presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti, sul consigliere regionale, Roberto Gravina in merito alla questione acqua. “Noi – aggiunge Roberti – aspettiamo che lo stesso Gravina relazioni sullo stato dei depuratori della città di Campobasso, sull’Autorizzazione Unica Ambientale e sulle responsabilità di chi doveva controllare e non lo ha fatto”. E proprio sulla questione dei depuratori della città di Campobasso, gestiti fino a non poco tempo fa dalla Dondi, a supporto del presidente della Giunta regionale sono intervenuti anche i consiglieri comunali, Salvatore Colagiovanni e Domenico esposito. I consiglieri hanno messo in evidenza come i tre depuratori della città di Campobasso hanno registrato nel passato delle croniche problematiche di funzionalità depurativa, come il mancato rispetto limiti tabellari, la cattiva gestione, la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria, sia per quel che riguarda la linea liquami che la linea fanghi. Ma l’allora amministrazione Gravina non sarebbe intervenuta sulla discutibile gestione della Dondi, società incaricata, sin dalla costruzione degli stessi (realizzati sempre dalla Dondi), della loro gestione. La società Dondi, tra le altre cose, è stata tristemente protagonista, relativamente ai depuratori San Pietro e Scarafone, di una vicenda giudiziaria, che ha avuto il proprio epilogo nella Cassazione Penale, che con sentenza del 2023 ha sancito una mala gestio dei fanghi di depurazione. Nonostante tutte queste problematiche, il canone di gestione che il Comune di Campobasso versava alla società Dondi, sin dal luglio 2005, di 120mila euro al mese, non è stato mai contestato dall’amministrazione comunale. Solo a inizio 2024, con il passaggio alla Grim, è stato risolto il contratto in essere con la Dondi, assumendo il personale già alle dipendenze della società, gestendo direttamente gli impianti con un risparmio di 50mila euro. “Chiediamo al nostro ex sindaco Roberto Gravina, – chiudono i consiglieri comunali – come mai in quattro anni di sua amministrazione e cinque di quella 5 Stelle nessuno abbia mai aperto l’argomento Dondi dalle parti di Palazzo San Giorgio”.