CASTELLO MONFORTE, ANCORA CHIUSO A LUNGO
Avrebbe dovuto vedere la riapertura a maggio, poi a settembre ora occorrono altri 180 giorni per la perizia di variante. Parliamo del castello Monforte di Campobasso alle prese con i lavori di riqualificazione affidati all’impresa Zurlo con un ribasso d’asta del 3,18 percento dal comuen di Campobasso. Oggi, per, così come da detrermina dirigenziale numero 3940 del 21 novembre, spunta la necessità di una perizia di variante nella quale si giustifica la necessità di interventi perchè “BISOGNA ELIMINARE UN TUBO DI OTTO CENTIMETRI; CHE LE DIMENSIONI DELL’ASCENSORE come previsto da progetto vanno allargate per fare posto ad altro impianto; CHE bisogna PREVEDERE L’ALLACCIO DEI SERVIZI IGIENICI ALLA FOGNA”; che ci sarebbe un cedimento murario che non era stato preventivato: Morale della favola occorrono altri 180 giorni per potere procedere con le varianti. E, naturalemente, ad un maggiore esborso di soldi che andranno ad assorbire quelle che erano stati i risparmi dalla gara d’appalto. E, così, il Comune di Campobasso riconosce ai progettisti anche l’incremento delle parcelle per le varianti che, a giudicare dalla relazione appaiono solo come una ulteriore spesa. Ma non intendiamo entrare più di tanto nella parte tecnica ma non è pensabile che il castello Monforte resti ancora chiuso chissà per quanto tempo ancora dopo i ritardi accumulati sempre per questioni legate alla fase progettuale e ai cambiamenti in corso d’opera. E tutto questo con un aggravio dei costi attraverso le perizie di variante. E nel silenzio politico su di una città che sta letteralmente morendo