CASSAZIONE REINTEGRA I CONSIGLIERI SUPPLENTI. TOMA INDECISO SUL DA FARSI
Quello che sta capitando nella regione Molise governata dal presidente uscente Toma, supera ogni più fervida immaginazione. La due sentenze della Cassazione, che hanno riposizionato in Consiglio regionale i cosiddetti consiglieri supplenti: Filoteo di sandro e Antonio tedeschi, hanno finito con scatenare l’inferno politico in quello che resta della maggioranza lo scenario politico sembra essere diventato una maionese impazzita. Il dato certo, è che il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, non ritiene che in aula martedì 7 marzo debbano rientrare i due supplenti già convocati da Salvatore Micone, ovvero Antonio Tedeschi e Filoteo Di Sandro. Mentre si resta in attesa di conoscere se saranno convocati anche quanti non hanno proseguito nei ricorsi e che hanno diffidato il presidente Micone ad adempiere alle sentenze emesse dalla Cassazione. Su quest’ultimo passaggio, però, non ci sarebbe il parere favorevole dell’avvocatura regionale. Si diceva che il presidente Toma è intenzionato a fare dimettere gli assessori Vincenzo Niro e quintino Pallante, che così torneranno a sedere sui banchi come consiglieri, per non fare rientrare in aula i due supplenti, Tedeschi e Di Sandro. O, se questi non dovessero procedere in tal senso potrebbe azzerare la Giunta o parte di essa. Oppure, dopo avere suscitato un ciclone mediatico per tenere ancora più in pugno gli assessori, non farà nulla. Siamo nel campo delle ipotesi. E’ impossibile, infatti, fare previsioni su cosa accadrà nelle prossime ore. E’ tutto in divenire anche perchè la variabile vera è rappresentata proprio dal presidente della Giunta regionale, Donato Toma. Del resto, tutti gli assessori sono in assoluto silenzio avendo accompagnato tutte le scelte del presidente Toma fino ad oggi. E, dunque, sono partecipi di questo balletto.