CAMPITELLO MATESE, DOPO SENTENZA TAR REGIONE SILENTE
E’ passato quasi un mese dalla sentenza del Tar Molise, che ha annullato l’aggiudicazione della gara sugli impianti di risalita e l’impianto di innevamento della stazione sciistica di Campitello Matese. La Regione, però, non prende ancora atto di quanto accaduto dopo che i giudici amministrativi hanno sanzionato le gravi illegittimità riscontrate frutto, poi, dell’incapacità politica e amministrativa di chi governa. Le motivazioni della sentenza, infatti, hanno fatto emergere che entrambe le società candidate non avessero tutti i requisiti per partecipare al bando, in pratica nessuna delle due poteva aggiudicarsi l’appalto. Da qui le carenze dell’avviso pubblico e i profili di illegittimità che hanno trovato conferma nella decisione del Tar. Il problema è che si corre il rischio di perdere tempo situazione che si affianca a quella degli operatori già fiaccati da mesi di chiusure e restrizioni. Ma, ora, ci si trova dinanzi alla situazione confusionale nella gestione di Campitello e di Funivie Molise. Del resto la stagione invernale è alle porte e perdere ulteriore tempo significherebbe tenere fermi gli impianti oltre che mettere a rischio le attività turistiche presenti nell’area. Al contrario, sembra che la decisione del Tar non sia servita a niente nemmeno a fare riallineare la politica regionale sui temi della programmazione e sulla necessità di una gestione degli impianti snella, razionalizzata, sicura ed efficiente, in grado di garantire sviluppo alle aree montane e a tutto il Molise. Tra l’altro proprio in questo anno scade la manutenzione straordinaria ventennale e serve la verifica sugli impianti di tutti gli standard di sicurezza e dopo quanto accaduto a Stresa non si può scherzare