BORGHI, PER L’AVVISO I RITARDI DELLA REGIONE
Nel Piano di ripresa e resilienza ci sono i fondi anche per il rilancio dei borghi nelle aree interne. Al momento, il governo ha deciso di puntare, da subito, su un progetto definito di borgo-pilota per ogni regione. In totale, saranno 21 i borghi, con determinate caratteristiche – in via di spopolamento o quasi disabitati, con una grandezza massima di 200 unità immobiliari, con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, posizione all’interno della regione – a beneficiare di 20 milioni ciascuno. Saranno le Regioni o le Province autonome a scegliere, considerando questi criteri esclusivi, o attraverso la messa a disposizione di appositi bandi o considerando la manifestazione di interesse collettiva. La scelta deve essere fatta entro il 14 marzo. Alla data di oggi, però, la regione Molise ancora non ha provveduto attraverso un bando pubblico per conoscere gli eventuali progetti che i comuni interessati intendono proporre e sceglierne uno per fare un’operazione pilota. Si è deciso, allora, di procedere con scelta definita? Eppure, questa del progetto pilota di un borgo potrebbe fare segnare una piccola svolta del ridisegno delle aree interne e, soprattutto, delle possibilità di ricreare occupazione.
Ovvero, attraverso un hotel diffuso, una RSA per anziani con le piazze nuovamente gremite, servizi e negozi che tornano a vivere, oppure un centro abitativo per famiglie che lavorano in smart working, o ancora centro di ricerca di università o di grandi imprese, centro di residenze d’artista… una vocazione grazie alla quale vincere la sfida di far tornare questi luoghi capaci di attrarre lavoro. Ma se la scelta va fatta entro il 14 marzo e la Regione non ha provveduto adalcun avviso pubblico, come ci si muoverà? Come al solito con un progetto qulasiasi giusto per spendere 20 milioni di euro? E’ il rischio che si corre. Potrebbe essere l’ennesima occasione sprecata.