FINANZA: SCOPERTI 20 LAVORATORI IN NERO, SETTE DEI QUALI PERCEPIVANO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Continua, l’impegno della Guardia di Finanza di Campobasso, nel contrasto al lavoro irregolare. A seguito di apposita attività info-investigativa, i Finanzieri della Tenenza di Larino hanno scoperto, nel basso molisano, n. 20 lavoratori “in nero”, dei quali sette sono risultati essere anche percettori del Reddito di
Cittadinanza.
Conseguentemente, venivano contestate le relative sanzioni in materia, aggravate in relazione ai lavoratori percettori del predetto beneficio di assistenza.
In relazione alle violazioni riscontrate, inoltre, i datori di lavoro venivano segnalati agli Uffici Territoriali del Lavoro, al fine di provvedere alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro e i percettori del reddito di cittadinanza
agli Uffici Territoriali I.N.P.S., al fine di rivedere l’indebita fruizione ed operare le successive attività di recupero delle somme di denaro.
Nell’occasione, è stata accertata, altresì, un’evasione fiscale, di quasi mezzo milione di euro. Detta evasione fiscale e contributiva costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra Cittadini e Stato, e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
Da qui l’importanza di azioni “chirurgiche”, contro evasori totali e frodatori.
Il lavoro “nero”, inoltre, è una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, minaccia gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
Inoltre, il contrasto alle frodi, nei settori, previdenziale e assistenziale, mira a garantire l’effettivo sostegno, a chi ne ha bisogno, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.
Peraltro, l’indebito accesso a prestazioni assistenziali e a misure di sostegno al reddito, genera iniquità e non favorisce la coesione sociale