TOMA E IL MESSAGGIO PROFETICO
Un consiglio regionale, quello del Molise, che non riesce più a garantire soluzioni ai problemi dei cittadini. In compenso, però, il presidente della Giunta regionale, donato Toma, sarebbe propenso a portare la data delle elezioni regionali a domenica 25 giugno, ultima data consentita dall’attuale normativa per l’effettuazione del voto. Ricordiamo che tocca ai presidenti delle giunte regionali potere fissare la data del voto o 45 giorni antecedenti quella di svolgimento dell’ultima tornata oppure 60 giorni dopo. In Molsie si votò il 22 aprile 2018 e, dunque, il 25 giugno sarebbe l’ultima data possibile per andare al voto. Salvo che non intervenga il Governo per l’election day con le amministrative che orientativamente dovrebbero aversi a fine maggio. Intanto, mancano qualcosa come 80 giorni alla conclusione reale di una legislatura che non ha portato praticamente risultati pratici e tangibili. Così, in mente ci è tornata una sua dichiarazione del 5 aprile del 2019, in occasione della presentazione di Poietika, quando ritenne di dare fuoco a un pezzo di carta per bruciare, disse, le chiacchiere e che appare profetica.
La conclusione dell’intervento del presidente Toma: “Speriamo che non ci facciano fare la stessa fine gli elettori”, appare oggi ancora più significativa e vicina alla realtà considerando gli scarsi risultati maturati nel corso di questi cinque anni di legislatura. Aggravati, ora, dagli ultimi provvedimenti adottati dallo stesso presidente della giunta rgeionale che appare sempre più distante dalla coalizione di centrodestra della quale alcuni partiti hanno già definito il modello di governo Toma un vero e proprio fallimento. Ecco perchè profetica appare quella frase dello stesso presidente nel bruciare il pezzo di carta