MOLISE IN TILT PER UNA NEVICATA

E’ bastata una nevicata, e nemmeno di quelle che tradizionalmente hanno accompagnato la vita del territorio molisano negli anni, a mandare in tilt la regione depredata delle sue strutture amministrative e burocratiche. E nel silenzio della classe politica regionale che ha assecondato scelte che si sono rivelate fatali al momento del bisogno e del trillare dell’allarme dovuto ad una nevicata.

Strada statale 17, l’arteria principale della regione che porta a sboccare verso le direzioni Roma e Napoli. La prima nevicata con un accumulo di 30 centimetri di manto bianco ha ribloccato, come al solito il passo di Castelpetroso. Che non è quello dello Stelvio. Poco meno di mezzo chilometro di strada che ha tenuto in ostaggio al freddo e al buio automobilisti e pendolari costipati sui pullman fino alle 4 del mattino. Ma non c’è più il compartimento dell’Anas portato a L’Aquila.

La regione Molise con Turismo è cultura pubblicizza le aree a vocazione invernale e la strada per Campitello Matese è chiusa al traffico per il pericolo di slavine. Non si può accedere e a chi era già in zona è consentita la ridiscesa in giornata per potere tornare nelle proprie città. Mentre sulla costa molisana le mareggiate hanno lambito gli stabilimenti balneari e le strade di Campomarino lido sono rimaste allagate.

E’ mancata l’energia elettrica in alcuni centri come a Casacalenda e in qualche altro comune ed anche in questo caso non c’è più alcun distaccamento regionale dell’enel così come una volta.

E non da ultimo la questione dei treni. Chiusa per lavori da 4 anni la rete verso Roma Napoli da Campobasso e con i pendolari buttati alal stazione di Raccaravindola, in aperta campagna, la neve ha fatto sospendere i collegamenti anche per Termoli.

Un film ad episodi, con un Molise squinternato e spacchettato che non ha più colonna vertebrale. Del resto, in Non ci resta che piangere