TRASPORTO PUBBLICO, UNA GARA CON TROPPI INTERROGATIVI
Torniamo sulla questione del bando del trasporto pubblico perchè continuano a restare in piedi dubbi e perplessità sullo stesso frutto di un Piano datato e che appare non al passo con le esigenze di oggi e, soprattutto, di quelle di domani. E non a caso, a proposito del domani, nello schema di contratto di servizio del bando di gara, all’articolo 4, si legge che la ditta che andrà a gestire il servizio di trasporto su gomma, in alternativa dell’incremento del corrispettivo sulla base del tasso di inflazione potrà procedere ad una razionalizzazione dei servizi affidati che prevedano la riduzione del servizio da svolgere per compensare l’incremento dei costi”. Ciò significa, tradotto in parole povere, che tutto ciò che il bando non può sostenere economicamente a causa del costo basso e degli oneri sopraggiunti come quelli del carburante ed elettrici andranno ad essere pareggiati con il taglio dei servizi e di conseguenza del personale. Ancora in maniera più semplice, minori servizi per il territorio, per gli utenti e per i lavoratori. E’ possibile, allora, che si sia disegnato un sistema dei trasporti per i prossimi anni e, invece, di un adeguamento alle esigenze dei pendolari e del trasporto in genere si possa il tutto risolvere in motivi economici al ribasso e con la possibilità di razionalizzazioni che significano tagli? L’assessore pro tempore ai Trasporti della regione Molise, quintino Pallante, dovrebbe sapere che già ci sono criticità nei servizi di trasporto da quelli su gomma a quelli ferroviari. E che, forse, il ridisegno dei servizi avrebbe avuto necessità di una programmazione nuova e definita da chi il territorio conosce al pari delle esigenze.