Differenziata, il fallimento del Comune
Il 2018 doveva essere l’anno della raccolta differenziata a Campobasso. L’obiettivo se l’era prefissato il sindaco Antonio Battista che nella conferenza stampa di 12 mesi fa – quella indetta per tracciare il bilancio e mettere in agenda i programmi da completare prima della fine della consiliatura – aveva sottolineato la volontà dell’amministrazione in tal senso .
Ma il proclama, non è stato rispettato. La differenziata è partita nelle contrade e, con qualche difficoltà, nel quartiere Cep disseminato di bidoni per strada. E con non pochi problemi per i cittadini nella raccolta dell’umido e di pannolini e pannoloni e similari. Una confusione che finirà, anche, con l’appesantire la prossima bolletta del relativo tributo. Via XXIV Maggio, poi, è l’emblema di un sistema che non può funzionare in questa maniera. Un degrado rappresentato da bidoni legati con catene di ferro agli alberi e proprio le alberature che, ormai, toccano terra senza che nessuno sia intervenuto a dare una sfoltita sfidando la stessa sicurezza per pedoni ed automobilisti. Al di là dell’inciviltà di qualcuno è evidente che qualcosa a Palazzo San Giorgio non abbia funzionato. E’ evidente, un fallimento politico della gestione assessorile del sistema di raccolta differenziata in una città che da anni discute di questa questione ma che non è riuscita a dare una sistematica organicità alla raccolta stessa