PRECARI SANITA’, NESSUNA STABILIZZAZIONE

Ancora un nulla di fatto in Molise per la stabilizzazione mediante assunzione a tempo indeterminato del personale sanitario impegnato nel corso dell’emergenza Covid-19. Qualcosa come 200 persone . Ricordiamo il pasticcio fatto con i contratti a partita Iva da parte dell’asrem al posto di quelli a tempo determinato che hanno causato lo slittamento di tale possibilità. Oggi, però, la possibilità offerta dal Governo e dal Parlamento di stabilizzare il personale, assunto nel corso dell’emergenza, investendo nella sanità pubblica è concreta. Un indirizzo politico cche prospetta e sostiene diversi interventi come quello di rafforzare strutturalmente i Servizi Sanitari Regionali, non solo per il recupero delle liste d’attesa ma anche per consentire la valorizzazione della professionalità acquisita dal personale sanitario che ha prestato servizio durante l’emergenza da COVID.  Diverse regioni italiane hanno iniziato a siglare accordi con i sindacati di riferimento per stabilizzare il personale sanitario precario impegnato in questi due anni nella lotta e nel contrasto alla pandemia L’impegno di spesa, del resto, è a carico delle finanze dello Stato, per questo la Regione Molise potrebbe godere del duplice vantaggio di assumere personale sanitario a costo zero. Ma, fino a questo momento, il commissario ad acta della sanità, Donato Toma, non ha ritenuto di assumere alcun provvedimento. Eppure, durante questi anni di pandemia da Covid si è assistito al notevole impegno umano e professionale profuso dagli operatori sanitari che, lavorando in prima linea giorno dopo giorno, andando ben oltre il proprio orario lavorativo ed annullando ogni normativa contrattuale, hanno garantito il proprio contributo all’interno delle strutture ospedaliere.