LICENZIATI CASA RIPOSO BOJANO, CHIESA ALL’INDICE

Abbiamo sollevato in questi giorni il caso dei 17 licenziamenti della casa di riposo di Santissimi Cuori di Gesù e Maria di Boiano, il cui responsabile legale è don Franco D’Onofrio. In causa è stato chiamato anche il vescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Bregantini perchè la situazione che si è venuta a determinare chiama in causa anche e, soprattutto, la Chiesa locale.

A sollevare il caso è stata la segreteria della Uiltucs Molise il cui segretario, Pasquale Guarracino, ha sottolineato nell’intervista da noi trasmessa nell’edizione di ieri come lo stesso Bregantini non poteva non sapere di quanto posto in essere all’interno della struttura di Boiano dove attualmente trovano ospitalità 32 anziani.

La vendita del ramo di azienda ad altra società avrebbe comportato il licenziamento dell’intero personale e da qui l’atto di diffida che il sindacato ha già predisposto e presentato agli organi competenti.

Ora, sembra, che a dimettersi siano stati i tre componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione proprio alla luce di quanto scoppiato. E si attendono decisioni a breve su cosa accadrà.

Ovvero, se saranno ritirati i provvedimenti di licenziamento dei dipendenti oppure se si intenderà andare comunque avanti. Anche se le dimissioni del consiglio di amministrazione sembra fare propendere l’ago verso il ristabilimento della situazione pregressa e potrebbe aversi, anche, un cambio nell’amministratore.

A don Franco D’Onofrio potrebbe subentrare un eventuale commissario. Una cosa è certa, che il caso scoppiato a Boiano ha posto in risalto una situazione gestionale sicuramente non ottimale e lo stesso ritardo nell’intervento da parte del vescovo, monsignor Bregantini, ha generato non poche polemiche e apprensioni all’interno della comunità.