CONCORSI REGIONE ILLEGITTIMI, I RICORSI AL TAR
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ci riferiamo alla questione dei bandi di concorso indetti dalla regione Molise per diversi profili e sui quali si erano appuntati gli strali delle consigliere di parità e delle associazioni come Cittadinanzattiva perchè gli avvisi non contemplano procedure riservate anche per i dislessici. Passaggio questo pure previsto dalle vigenti normative nazionali in materia di concorsi pubblici a pena di nullità degli stessi. La struttura dirigenziale regionale, però, ha ritenuto dovere proseguire e non bloccare in autotutela i bandi per le necessarie correzioni. Al pari, per quello specifico di 14 posti per la Protezione civile per un settore che non ha visto la stabilizzazione dei precari che da venti anni sono in servizio. Tra l’altro, su analogo concorso, si è avuta anche la sentenza del Consiglio di stato che ha statuito la necessità della stabilizzazione di quanti precari in servizio. Anche in questo caso la struttura dirigenziale regionale non ha ritenuto intervenire preferendo andare avanti con il bando. Tanto che questa mattina è stato presentato dagli avvocati Iacovino e Fiorini un nuovo ricorso al tar dinanzi all’inerzia della regione dell’applicare il precedente dettato del Consiglio di Stato. E ad affiancare il ricorso anche quello a firma delle Consigliere di Parità che chiedono la nullità di tutti i bandi così come pubblicati. Non viene esclusa anche l’azione verso la magistratura contabile perchè queste operazioni poste in essere dalla regione hanno un costo e nel momento in cui dovessero essere nuovamente bloccate i relativi costi sarebbero addebitabili a chi i bandi ha approvato, ovvero la Giunta regionale e di chi ha ritenuto portarli comunque avanti, ovvero il dirigente responsabile di settore. In ogni caso, un nuovo caos rischia di ingenerarsi su una materia delicata come quelli dei bandi di concorso