ORDINE DEI MEDICI ISERNIA: DISTRUTTA LA MEDICINA TERRITORIALE

“I vertici della sanità regionale intervengano subito: senza assistenza domiciliare la sanità locale, già in pesante affanno, rischia un vero e proprio tracollo”. Questo, l’appello che il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Isernia, Fernando Crudele, ha rivolto al direttore generale della Asrem, Oreste Florenzano. “Dal 1° gennaio 2022 – si legge in una nota – si attende lo stanziamento di risorse per riavviare il servizio in provincia di Isernia. Ma al momento non vi sono certezze in tal senso, se non il disagio che stanno vivendo i pazienti. Da quanto si è appreso il ritardo sarebbe causato dalla carenza di personale che, a quanto pare, sta interessando anche il settore amministrativo. Eppure – spiega Crudele – quello dell’assistenza domiciliare è un servizio di vitale importanza. Almeno in parte rappresenta la concreta attuazione di quella medicina territoriale che dovrebbe decongestionare gli ospedali, sempre più in difficoltà nel dare risposte, a causa della carenza cronica di posti letto. Oltre che di personale. La medicina sul territorio aiuterebbe in particolare il pronto soccorso a uscire dal vicolo cieco in cui suo malgrado è finito. In queste ultime settimane si sono aggiunte anche le non poche persone fragili che fino a qualche settimana fa venivano curate direttamente a casa. Loro, insieme ai rispettivi familiari, stanno affrontando grandi difficoltà. Non sapendo più a chi rivolgersi, bussano alla porta del pronto soccorso. I medici di famiglia, come detto, non sono nelle condizioni di dare loro risposte. Per questo – conclude Crudele – chiedo un intervento rapido dei vertici della sanità regionale.