VENITTELLI: IL PIANO OPERATIVO SANITARIO DI TOMA DISTRUGGE LA SANITA’ MOLISANA”
“La pandemia ci ha insegnato che la sanità non può essere assoggettata da questioni di tipo economico ecco perché abbiamo deciso di impugnare il Pos del Molise ma anche di sollevare la legittimità costituzionale nei confronti della legge Balduzzi”. E’ quanto affermato in conferenza stampa dalla presidente della Casa dei Diritti, Laura Venittelli, nell’impugnare il programma operativo di Toma. “Il fatto che il punto chiave del Pos è il risparmio – ha affermato la Venittelli – è perché si vuole ridurre i costi dei servizi, l’offerta sanitaria sia nella rete ospedaliera Termoli e Isernia che avranno solo 4 reparti ma anche nella rete territoriale con la perdita delle postazioni del 118. Un ricorso doveva essere necessariamente presentato per fare sentire la voce dei cittadini che non ci stanno con questo modo di fare – ha proseguito – abbiamo anche approfittato per chiedere al Tar di sollevare la questione della legittimità costituzionale nei confronti della legge Balduzzi del 2012 che ha introdotto il principio del tagli lineari e della riduzione della spesa in sanità”. Affianco alla Casa dei Diritti altre associazioni nazionali come Associazione movimento dei consumatori, Konsumer Italia, Associazione Europea diritti consumatori, Help consumatori, Assoconfam e la Casa dei diritti di Sicilia, Calabria, Piemonte, Lazio, Umbria oltre a Confintesa. “La pandemia ha insegnato che la sanità va vista come un diritto incondizionato non arriva prima la posizione e il pareggiare i bilanci e poi il diritto alla salute. L’offerta sanitaria deve essere giusta equa ed efficiente per i cittadini molisani è doverosa questa azione con cui chiediamo al Tar di sollevare la legittimità costituzionale che ha rovinato la sanità delle aree interne dell’Italia”.