SCONFITTA MELOGLI. RICADUTE SULLA MAGGIORANZA IN REGIONE
Un chiaro marchio di vicinanza alla linea politica del presidente Toma, del candidato sindaco Gabriele Melogli, contestata proprio a Isernia per le scelte con i tagli fatti per l’ospedale Veneziale, la probabile causa della sua sconfitta e di quella del pezzo di centrodestra che lo ha sostenuto. Eppure era stato proprio il presidente Toma a dirsi certo della vittoria finale di Melogli in un’intervista nel corso della tornata elettorale.
Così, tiene ancora banco la sconfitta della coalizione di centrodestra a Isernia. Una sconfitta che ha visto, in prima battuta, la posizione di rottura di Fratelli d’Italia che chiedeva la candidatura a sindaco per un proprio uomo e in alternativa alla stessa Giunta regionale che ha spinto, invece, su Gabriele Melogli. Non a caso le liste che hanno accompagnato proprio il candidato sindaco Melogli ha visto il sostegno delle liste come proposte dagli assessori della giunta Toma. Forza Italia con Roberto Di Baggio e Nicola Cavaliere; Vincenzo Niro con i Popolari e poi la frangia legata all’europarlamentare, Aldo Patriciello e, dunque, all’assessore Vincenzo Cotugno. Proprio la stretta vicinanza alla linea politica del presidente Toma ha finito con il rendere ancora più complessa la campagna elettorale di Gabriele Melogli e l’inevitabile sconfitta al turno di ballottaggio. Una sconfitta che proprio alla luce delle rotture interne al centrodestra già manifestate, con la posizione fortemente critica assunta da Fratelli d’Italia sullo stesso Toma, bisognerà vedere come e se potrebbe influire sul cammino futuro della stessa maggioranza in consiglio regionale e capire se sarà possibile procedere nel restante anno e mezzo di legislatura oppure se la stessa potrebbe conoscere un’anticipata interruzione. In ogni caso la previsione fatta dal presidente Toma, certo di una vittoria di Gabriele Melogli, non ha portato, di sicuro, bene.