Post sisma 2018, lavori al palo
Post sisma 2018. Lavori di ricostruzione cosiddetta pesante ancori fermi in Molise. Una situazione inaccettabile, soprattutto perché per la ricostruzione sono già disponibili 39 milioni di euro nella apposita contabilità speciale aperta presso la Tesoreria dello Stato ma inesorabilmente sono fermi. Eppure, a luglio dello scorso anno fu nominato commissario per la ricostruzione, proprio il presidente della giunta regionale, Donato Toma. Che a sua volta, come primo passo, nominò a settembre dello stesso anno come commissario dell’Agenzia regionale post sisma, Giuseppe Cutone, con un compenso di seimila euro lordi mensili proprio per la velocizzazione delle pratiche di ricostruzione. Una velocizzazione, però, ad un anno di distanza dalle due nomine commissariali che non si è avuta. Tra l’altro è scaduta, anche, la fase dell’emergenza per cui i comuni sono impossibilitati a potere pagare quante famiglie ancora sono fuori casa e con autonoma sistemazione. I sindaci dei comuni interessati dal sisma dell’agosto 2018, hanno già inviato le relative schede progettuali. Dalle schede inviate risulterebbero 333 edifici privati da ricostruire in tutto il cratere sismico, per circa 42 milioni di euro di fabbisogno stimato, ed oltre 50 invece sono gli edifici pubblici, per circa 10 milioni di euro. A disposizione la Regione ha già 39 milioni di euro da un anno ma non ancora utilizzati e difficilmente se questi non entreranno in cantiere sarà possibile chiedere al governo nuovi fondi. Ma tutto resta fermo per la ricostruzione.