FRATELLI D’ITALIA E IL CASO PALLANTE
Il caso delle comunali di Isernia, ha riportato in luce la spaccatura ormai insanabile all’interno di Fratelli d’Italia.
Tra il gruppo dirigente di partito e l’assessore regionale ai Trasporti, Quintino Pallante che ha fatto terra bruciata intorno a sé proprio in virtù della sua accondiscenza alla politica del presidente della giunta regionale, Donato Toma.
Ha cercato di far passare le sue posizioni politiche per quelle di Fratelli d’Italia e ha sempre fatto scelte di convenienza personale e non di partito che chiedeva, invece, un distanziamento dalla linea politica di Toma giudicata in maniera negativa.
Al contrario, ha sposato la causa Toma, gli ha giurato fedeltà assoluta ed ha segnato il suo destino politico ingaggiando una battaglia personale contro la dirigenza regionale del partito che, ora, è arrivata al capolinea.
Ma anche la sua attività di assessore ai trasporti ha trovato non poche critiche a partire dalla mancata spesa dei fondi, oltre 10milioni di euro, per l’acquisto di nuovi pullman costringendo i pendolari a viaggiare su vere e proprie carrette.
E, tra l’altro, lasciando la regione agli ultimi posti per la bigliettazione automatica completamente assente