CONSIGLIO REGIONALE IN FERIE, SOLO 3 LEGGI APPROVATE

Anche la seduta del consiglio regionale di ieri, ultima per la chiusura di agosto, ha visto all’ordine del giorno solo interrogazioni e mozioni, esattamente come è accaduto per l’intero anno in corso fatta eccezione per l’approvazione dei documenti di bilancio poi impugnati dal governo Draghi. Orbene solo tre le leggi approvate nell’anno in corso :bilancio, finanziaria e collegati poi impugnate dal governo Draghi. Non esiste neanche l’ombra di proposte di leggi che invece sarebbero necessarie e urgenti nel drammatico contesto avvilente per il Molise e per i molisani. Nessuna proposta di legge per le politiche attive del lavoro, nessuna proposta di legge per arginare la povertà dilagante, nessuna idea per frenare il poderoso spopolamento, nessuna proposta per attenuare l’isolamento del Molise potenziando le “mulattiere” attuali, nessuna soluzione per la disastrata sanità alla vigilia della quarta ondata pandemica e ancora priva di un ospedale Covid. Peraltro da tempo l’assise regionale viene convocata con cadenza quindicinale e, come detto, solo per discutere del niente. Tali imbarazzanti decisioni competono alla conferenza dei capigruppo ove sono presenti anche i rappresentanti delle minoranze dai quali però non si registrano contestazioni o dissensi sul funzionamento del consiglio regionale e sulla rinuncia, di fatto, ad esercitare il potere legislativo. Un passaggio politicamente grave a partire proprio dalla posizione del movimento cinque stelle che non riesce più ad uscire dal pantano nel quale è precipitata l’aula consiliare