CONSIGLIO REGIONALE FERMO E VICINO ALLE FERIE. I PROBLEMI NO
I problemi del Molise potranno andare in vacanza al pari del Consiglio regionale. Del resto, i consiglieri dopo avere saltato la seduta di martedì, saranno in riunione lunedì 2 agosto per, poi, chiudere per ferie e tornare in aula il 2 settembre. Una lunga pausa dopo una stagione politica in consiglio che li ha visti stancarsi oltre misura avendo dovuto approvare proposte di legge che si reggono sulle dita di una mano e, poi, un effluvio di mozioni e interrogazioni che, seppure approvate, non hanno trovato mai applicazione pratica. Anche dinanzi alla protesta di quanti posti fuori dal proprio posto di lavoro come gli operatori socio sanitari a partita Iva, del trasporto pubblico, della Gam o di altre vertenze aperte. Così come aperta è la questione della sanità molisana anche alla luce della cancellazione dell’emendamento in Senato con il quale si provvedeva a restituire al Molise la premialità di 30 milioni di euro, a fronte dei 100 che sarebbero dovuti essere, salvo a vedersi, è stato detto, con altro provvedimento. Eppure, si continua a reggere un commissario e un sub commissario imposto per legge ma pagati dai cittadini molisani per l’equivalente di qualcosa come 400mila euro l’anno. Sono casi che avrebbero dovuto vedere in seduta permanente il consiglio regionale che, al contrario, è praticamente fermo e, ora, chiuderà per ferie. Nel silenzio, anche, delle opposizioni che, evidentemente, si sono assuefatte a questo andazzo. Tanto i lauti emolumenti dagli 8 ai 12mila euro al mese corrono senza distinguo alcuno.