PROVINCIALI E PD , SCANDALO LA POLITICA MOLISANA

A fine mese gli amministratori locali voteranno per il rinnovo del Consiglio provinciale di Campobasso. Un’elezione che sul piano amministrativo rappresenta ben poco, ma che sul piano politico avrà di sicuro una ripercussione. Numeri alla mano, il centrodestra dovrebbe aggiudicarsi otto seggi dei dieci in competizione. E, in questo caso, il presidente in carica, Antonio Battista, non avrebbe più una maggioranza, Una situazione anomala che potrebbe portare proprio alla richiesta di dimissioni dell’attuale presidente della provincia. Un passaggio che potrebbe risultare altamente impattante anche alla luce delle prossime elezioni comunali che si avranno nel capoluogo a maggio prossimo. Nel bel mezzo le primarie del Partito democratico che dovranno portare all’elezione del nuovo segretario regionale in sostituzione della dimissionaria Micaela Fanelli. In questi giorni si sta cercando la possibilità di individuare un candidato unitario che faccia sintesi anche per rimettere in sesto le diverse anime del partito sul territorio. In prima battuta ci sarebbe l’ipotesi del consigliere regionale Vittorino Facciolla anche se non avrebbe pieno gradimento perché avendo fatto parte della vecchia nomenclatura alla quale si addebita il tonfo elettorale del Pd. Ma la scelta del candidato alla segreteria regionale potrebbe essere collegato anche alle strategie elettorali per la scelta del candidato sindaco a Campobasso. Dunque, un momento politico importante per i partiti in attesa del risultato delle provinciali