CONSIGLIO REGIONALE TORNA IN SEDUTA MA SENZA PROPOSTE DI LEGGE

Non c’è proprio più niente da fare rispetto alle sedute del consiglio regionale. Ormai, in svolgimento ogni 15 giorni e in agenda solo mozioni e interpellanze. Una situazione politica praticamente disperata visto e considerato che a mancare dall’agenda dei lavori sono le proposte di legge che il consiglio è chiamato ad approntare ed approvare essendo di propria competenza legislativa. Al contrario, di proposte di legge nemmeno l’ombra mentre il Molise avrebbe necessità di una seria riorganizzazione legislativa. A partire dai settori produttivi, come quelli dell’industria, commercio e artigianato. La ridefinizione di leggi specifiche per adattarle alle nuove esigenze e ai nuovi mercati. Al contrario si continua a viaggiare sempre con le leggi del passato ormai non più recente. Ma ci sono, poi, i problemi del mondo del lavoro e dell’occupazione che non vedono politiche attive al riguardo e la possibilità di finanziamenti e investimenti. Assente, poi, la programmazione che, pure. È di stretta competenza del Consiglio regionale stesso. Programmazione in vista dei fondi del piano di resilienza e resistenza che arriveranno e di quelli, parliamo di oltre 500 milioni di euro del fondo di sviluppo e coesione. Fondi che andrebbero inquadrati in una programmazione specifica anche per capire quale la strada che la regione vuole indicare per il futuro del Molise. Al contrario, il consiglio continua ad aversi ogni 15 giorni e, tra l’altro, impegnato in discussioni scarsamente propositive trattandosi di mozione e interpellanze. Come dire, l’equivalente di nulla