NEONATO MORTO AL SAN TIMOTEO, APERTA L’ INCHIESTA
Grave il caso accaduto all’ospedale San Timoteo di Termoli per il decesso di un neonato che ha portato, poi, alla chiusura del reparto di ostetricia in attesa dell’indagine interna e dell’autopsia che sarà eseguita su disposizione della procura della repubblica di Larino. In attesa della definizione degli accertamenti che dovranno stabilire la cause della morte del neonato, alta la polemica per la chiusura del punto nascita al San Timoteo come disposta dal commissario ad acta della sanità, Flori Degrassi e attuata dall’Asrem. Nel frattempo, le donne non potranno più partorire nell’ospedale termolese grazie al nuovo provvedimento che la nostra straordinaria Azienda sanitaria ha emanato. Insomma, vietato nascere a Termoli, dopo la tragica notizia della morte di un neonato. Con il prevedibile risultato che centinaia di parti saranno portati a termine negli ospedali abruzzesi, mentre il direttore generale dell’ Asrem, come se nulla fosse e poco cambi invece, afferma nel suo dispositivo che “Il parto spontaneo e il taglio cesareo saranno assicurati presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso e nelle Aziende Sanitarie limitrofe”. Ma, al momento, non ci si rende conto che le future mamme in pieno travaglio dovrebbero mettersi in viaggio da Termoli verso Campobasso, con le difficoltà di transito lungo la Bifernina. O, ancora, doversi portare a Vasto o a San Giovanni Rotondo per partorire. Una situazione anomala che richiama l’attenzione sul punto nascita dell’ospedale San Timoteo la cui chiusura era stata già decretata e, poi, sospesa dal Tar.