BANKITALIA: IN MOLISE SITUAZIONE ECONOMICA A TINTE FOSCHE

L’8% di Pil in meno per il Molise, dove il valore aggiunto dell’industria è diminuito del 9,5% e dove, nell’anno del Covid, l’occupazione cala a picco, così come la ricerca di un impiego, resa ancora più complicata dalle norme restrittive. E’ questo il quadro emerso dal Rapporto della banca d’Italia del Molise. Un quadro a tinte fosche quello molisano, nell’anno più difficile per tutti dovuto alla pandemia. Ma non è stata solo l’emergenza sanitaria a frenare il tessuto economico regionale. Già presente aria di crisi prima che scoppiasse. E oggi si rischia di pagare un tributo elevatissimo: l’economia di Molise subirà una frenata che riporterà la regione allo stesso livello di Pil reale conseguito nel 1988 (33 anni fa. Su questo dato la classe politica regionale dovrebbe fare attenta riflessione, cosa che, invece, non sembra vista la vacatio del Consiglio regionale. Ecco perché è ora fondamentale far buon uso delle risorse del PNRR. Ed è proprio questo anche il monito che oggi arriva da Bankitalia: saper sfruttare l’occasione del Recovery per superare le difficoltà strutturali. E, allora, come si baserà la ripresa, quali le implicazioni per la transizione energetica, della trasformazione digitale, quale welfare ci sarà? Chi parla di tutto questo con i molisani? Sarebbe un lavoro dei partiti, se avessero un radicamento sociale ancora attivo. Spetterebbe ai politici regionali delineare un disegno palpabile di rinascita del territorio. Invece, ci si trova dinanzi ad una classe politica autoreferenziale e rimasta indietro rispetto a una comunità ansiosa di rimettersi in moto. Invece, nulla, silenzio. Vuoto cosmico