A ISERNIA IL PROCESSO A CARICO DEL CONSIGLIERE ANDREA DI LUCENTE

In tribunale a Isernia, nuova udienza per il processo che vede coinvolto l’attuale consigliere regionale, Andrea Di Lucente . E’ accusato di malversazione ai danni dello Stato, per aver percepito con la sua azienda 150 mila euro di finanziamenti europei dalla Regione Molise senza avere i requisiti . La Regione Molise non ha ritenuto costituirsi parte civile così come è emerso all’inizio del procedimento con la domanda posta dal giudice Cappelli, presidente del collegio giudicante composto anche dai giudici Martina Guenzi e Giovanna Zarone. Si attendeva la costituzione di parte civile della Regione perché il processo vede proprio una ipotizzata truffa ai danni della stessa .

Così, sono stati ascoltati i soli testimoni dell’accusa. In particolare gli esponenti della Guardia di Finanza che hanno condotto le indagini che hanno confermato i dati raccolti ovverosia l’assenza di una sede legale della sua azienda sul territorio molisano, come invece richiedeva il bando. Per ottenere tali finanziamenti, uno dei requisiti principali per le imprese, infatti, doveva essere quello di avere sede legale sul territorio dell’ente che concedeva i fondi. Quindi l’azienda di Di Lucente avrebbe dovuto avere sede in Molise. Al momento dell’accertamento dei fatti da parte della Guardia di Finanza di Isernia, le fiamme gialle, però, come ribadito in aula avrebbero accertato che la sede dichiarata alla Regione, a Isernia, era inattiva. Da qui l’apertura della vicenda giudiziaria, iniziata a cavallo dell’elezione in Consiglio regionale dell’ex sindaco di Vastogirardi secondo eletto nelle fila dei Popolari per l’Italia. Prossima udienza fissata al 15 dicembre quando saranno ascoltati i testi della difesa .