Termoli, interrogativi per lo stabilimento Fiat

Giugno e luglio saranno ancora mesi di sofferenza per la Fiat di Termoli dove sono stati annunciati ulteriori periodi di cassa integrazione, almeno per il settore cambi.

Solo da settembre ci sarà una prima importante svolta con la produzione del motore ibrido che doveva essere avviata prima dell’estate ma è slittata.

La crisi del mercato automobilistico, legata all’emergenza Covid e al fatto che oggi l’acquisto di un’auto non è certo una priorità per molti, ha portato i vertici di Stellantis a rinviare di qualche mese la produzione che a regime porterà lo stabilimento di Rivolta del Re a sfornare circa 2mila nuovi propulsori al giorno.

Ma in attesa di questo radicale cambiamento, che porterà di sicuro lo spostamento di operai attualmente impiegati in altre lavorazioni o richiamati dalla cassa integrazione, l’azienda ha deciso di far ricorso nuovamente alla Cassa integrazione al settore cambi, quello che attualmente vive nell’incertezza maggiore.

Decisioni che hanno spinto i sindacati e in particolare la Uilm di Termoli, a chiedere un incontro urgente ai vertici aziendali.

Confronto che dovrebbe avvenire entro la metà del mese, quantomeno per avere maggiore chiarezza sul futuro dello stabilimento del Nucleo industriale soprattutto per il piano industriale che ancora non è stato presentato.

Senza quello – chiudono i sindacati – è difficile fare previsioni sul futuro dello stabilimento termolese.