SCUOLA MONTINI, PER GRAVINA IL PD FA SOLO STRUMENTALIZZAZIONE

Sul bando per la progettazione della Scuola Montini, di Campobasso, per un importo di 700mila euro, si sono appuntati gli strali dei gruppi della Sinistra e del Pd. Per i consiglieri di opposizione, il bando escluderebbe i professionisti locali impossibilitati a partecipare al bando, e lascerebbe la possibilità a pochi studi tecnici in Italia. Il progetto è per 24 aule e spazi per i laboratori e per partecipare al bando occorre una specifica tecnica precisa che è stata contestata dai gruppi di opposizione. A rigettare , però, l’accusa, lo stesso sindaco del capoluogo Roberto Gravina. “Nessun errore, né piccolo e né madornale e chi lo ha dichiarato forse ha semplicemente letto male quanto è espressamente scritto già nello studio di fattibilità dei lavori previsti per il Polo Montini.”

Queste le parole rilasciate dal sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, per chiarire come non vi sia stato nessun errore di codice nel bando riguardante l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva per il Polo Scolastico Montini, pubblicato lo scorso 5 maggio dal Comune di Campobasso.

La questione era stata sollevata ieri dai consiglieri del Pd e della Sinistra per Campobasso, attraverso un comunicato diffuso alla stampa.

“Come dovrebbe sapere chi ha amministrato la città negli anni passati, lo studio di fattibilità per i lavori da compiere per la nuova Scuola Montini, indica chiaramente che gli spazi minimi da prevedere sono per 24 classi e per ben 9 laboratori di base e specializzati oltre a un auditorium, una palestra e altro, quindi, il codice indicato come E09 è esattamente quello che andava richiesto ed inserito. A tal proposito – ha aggiunto Gravina – mi preme sottolineare come da parte della nostra amministrazione c’è e c’è sempre stata stima e doveroso rispetto per tutti gli ordini professionali e per i loro rappresentanti ed associati e mai ci saremmo permessi di stravolgere leggi o andare contro qualcuno. Attaccare poi l’amministrazione su una procedura tecnica, imputando alla parte politica un eventuale errore in merito come il frutto di chissà quali intenzioni, rivela, da parte di chi l’ha fatto, una visione davvero inutilmente strumentale di questa come di altre vicende.

Per cui, – ha sottolineato il sindaco – chi si è affrettato a parlare di errori da parte dell’amministrazione nella pubblicazione del bando ha compiuto, più o meno inavvertitamente, egli stesso per primo l’errore di diffondere una notizia non vera come quella che parlava solo della costruzione di 24 aule senza, invece, tener conto anche dei 9 laboratori che si dovranno realizzare.

Una notizia che adesso si trova smentita non dal sindaco o dallo stesso dirigente della struttura con il quale ho avuto modo di valutare l’intera vicenda, ma da carte che, ripeto, sembra davvero strano non siano state lette e verificate con maggiore accuratezza da chi ha lungamente ricoperto cariche amministrative in questa città.”