TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA, LA PROPOSTA DI LEGGE DEL M5S

“Vediamo chi è d’accordo e chi invece ha mentito ai molisani”. Esordiscono così dal Movimento 5 Stelle facendo riferimento alle tante proposte giunte a riguardo da più fronti, nell’ambito della campagna elettorale da poco conclusasi e che ha condotto alla vittoria del centrodestra il giorno delle consultazioni del 22 aprile. Il Consiglio regionale non si è ancora insediato ma il Movimento 5 Stelle è già a lavoro per realizzare il programma esposto ai cittadini in campagna elettorale.

Così, già alla prima seduta utile, i portavoce 5 Stelle presenteranno la prima proposta di legge regionale di questa consiliatura, intitolata ‘Misure urgenti per il contenimento delle spese del Consiglio e della Regione Molise‘. La proposta tocca due aspetti. Primo: l’applicazione dell’articolo 15 della legge regionale n. 20 che prevede la “Incompatibilità della carica di assessore con le funzioni di consigliere” con conseguente aumento dei costi di funzionamento della Regione Molise. “Con questa norma che vogliamo abrogare – annunciano i grillini – tutti gli assessori nominati in Giunta sono considerati ‘esterni’, quindi devono lasciare il loro posto da consiglieri ai primi dei non eletti. In questo modo aumentano gli addetti ai lavori e di conseguenza anche i costi.

Questo aspetto comporta un aggravio economico sulle risorse libere della Regione Molise, soldi che potrebbero essere destinati a qualsiasi altra finalità per lo sviluppo del territorio. Per questo il MoVimento 5 Stelle – hanno continuato – punta a cancellare questo meccanismo anche perché si rischia che la composizione della Giunta sia frutto delle pressioni di chi vuole entrare in Consiglio e non sulla base di capacità e conoscenze”. Il secondo obbiettivo è la modifica dell’articolo 5 della legge n. 10 che prevede l’Assegno in caso di sospensione. Un assegno pari al 50% dell’indennità di carica destinato ai consiglieri regionali che vengono sospesi durante il loro mandato.

A sostegno di tale analisi, dal movimento corrispondono un esempio ben preciso che riguarda il caso dell’ex governatore Michele Iorio. “Verrà nominato consigliere regionale e immediatamente sospeso per i prossimi 15 mesi – dicono i grillini – in quanto condannato. Pur non lavorando per i cittadini, però, percepirà il 50% della indennità di carica (circa 3 mila euro al mese). Noi chiediamo la modifica di questo articolo e proponiamo che l’assegno venga ridotto all’1% delle indennità di carica, cioè il minimo previsto per legge. Crediamo che queste siano proposte giuste e soprattutto urgenti – hanno concluso i pentastellati – non è populismo e non pensiamo che con tali manovre si possano risolvere i problemi della regione, ma siamo certi che siano dei segnali significativi nei confronti dei molisani e, soprattutto, che siano decisioni di assoluto buon senso che il nuovo Consiglio regionale non potrà disattendere”.